27 aprile 2025 – – II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO C) - Commento al Vangelo domenicale a cura di Don Stefano Ecobi
Quello dei discepoli di Gesù è un gruppo decisamente variegato. Comprende gente che proviene da regioni e tradizioni diverse, con idee differenti sul rapporto tra religione e politica, sulle relazioni con i Romani che occupano la loro terra, sul modo in cui il Messia avrebbe dovuto comportarsi. C’è chi arriva da lavori faticosi, come i pescatori, chi invece da mestieri molto discussi, il pubblicano (che raccoglieva le tasse per l’Impero). C’è chi ha nomi di antica tradizione ebraica, chi invece echeggia contaminazioni con la cultura greca. A questi si aggiungono anche i soprannomi, che raccontano qualche retroscena caratteriale. Per non parlare, poi, della differenza di età, sulla quale non abbiamo dettagli precisi, ma che intuiamo qua e là. Insomma, ce n’è davvero di tutti i colori. Ma il gruppo è unito dalla fede nel medesimo Dio dei padri e dalle speranze riposte nel Messia promesso, insieme alla relazione con Gesù, che li ha chiamati e che essi hanno scelto di seguire: è lui il vero collante.