Lo spezzare il pane
di Gianfranco Ravasi - Cardinale arcivescovo e biblista
"Essi narrarono ciò che era accaduto lunga la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane."
(Luca 24,35)
di Gianfranco Ravasi - Cardinale arcivescovo e biblista
"Essi narrarono ciò che era accaduto lunga la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane."
(Luca 24,35)
Ecco le cose da sapere sul giorno di festa che segue la Pasqua.
Basilica di San Pietro
Sabato Santo, 16 aprile 2022
Molti scrittori hanno evocato la bellezza delle notti illuminate dalle stelle. Invece le notti di guerra sono solcate da scie luminose di morte. In questa notte, fratelli e sorelle, lasciamoci prendere per mano dalle donne del Vangelo, per scoprire con loro il sorgere della luce di Dio che brilla nelle tenebre del mondo.
Il giorno prima della Pasqua è aliturgico, cioè privo di celebrazioni in tutte le chiese, in attesa della Veglia solenne che viene celebrata a partire da qualche ora prima della mezzanotte e durante la quale si celebra solennemente la Risurrezione di Gesù
È l’unico giorno dell’anno liturgico in cui non si celebra l’Eucarestia e si commemora la Passione e Morte di Gesù seguita dalla Via Crucis. Le campane tacciono in segno di lutto
Il gesto che compie Gesù nei confronti dei discepoli durante l'Ultima Cena, prima di essere condannato a morte, è raccontato dal Vangelo di Giovanni ed era una caratteristica dell’ospitalità nel mondo antico
È la festa più importante per i cristiani e significa etimologicamente "passaggio". La data è mobile perché dipende dal plenilunio di primavera mentre l’origine è legata al mondo ebraico, in particolare alla festa di Pesach, durante la quale si celebrava il passaggio di Israele, attraverso il mar Rosso, dalla schiavitù d’Egitto alla libertà
Con questa festa si ricorda l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme accolto dalla folla che lo acclama come re agitando fronde e rami presi dai campi. Una tradizione legata alla ricorrenza ebraica di Sukkot durante la quale i fedeli salivano in pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme portando un mazzetto intrecciato di palme, mirto e salice
Dopo lo stop forzato degli scorsi anni a causa della pandemia, il nostro Vescovo Maurizio ha espresso il vivo desiderio di ritornare ad incontrare tutti i cresimandi della Diocesi di Lodi in una grande festa di riflessione e preghiera, che, in diverse forme e con diversi linguaggi, vuole proporre la bellezza dello stile di vita cristiano, a partire dal sacramento della Cresima.
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